Glossario grafico

Il glossario grafico: il significato dei termini più utilizzati.

Abbiamo redatto un glossario semplificato che racchiude i principali termini che vengono utilizzati ogni giorno nel linguaggio tecnico grafico.

Sarà utile per capire meglio il dizionario del mondo del design, della stampa e della comunicazione.

Ecco le parole principali del glossario grafico:

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ADVERTISING (Pubblicità)

Un tempo conosciuta con i termini “réclame” e “propaganda”.
Anche nella versione in inglese il termine mantiene le origini latine: “ad” + “vertere” cioè “volgere l’attenzione a qualcosa”.
Quindi per advertising si intende l’insieme delle azioni pubblicitarie (tradizionali o digitali) volte alla promozione di aziende, siti, attività commerciali…
Termine conosciuto anche con l’acronimo ADV.


BRAND REPUTATION

Significa “Reputazione del brand” o del marchio in genere di un’azienda.
È il grado di positività di cui le aziende godono, da come viene percepito il brand rispetto alle azioni di marketing.
La brand reputation non si consolida in pochi giorni ma si costruisce nel tempo e quindi viene curata giorno dopo giorno diventando elemento centrale nelle strategie di comunicazione aziendale!


CALL TO ACTION

La call to action (o CTA), che tradotto significa “invito all’azione”, è un suggerimento per il pubblico o utente a compiere una determinata azione.
Può essere una frase di testo inserita all’interno di una grafica creativa che ci invita per esempio a sfogliare una photo gallery o scaricare un ebook gratuito.


DPI

Acronimo di “Dot Per Inch” (punti per pollice) è un’unità di misura che descrive la risoluzione di un’immagine.
Il termine DPI indica un metodo per determinare la dimensione di stampa di un’immagine su carta (cioè il numero totale di pixel in direzione orizzontale e verticale).
Maggiore è il numero di punti per pollice migliore è la risoluzione!
Per effettuare una stampa di qualità è necessaria una densità di 300 dpi.


EXPANDED (Espanso/Esteso)

È un termine tipografico che viene utilizzato per definire un carattere che ha una larghezza maggiore rispetto al normale.
Nella maggior parte dei casi un font appartiene a una “famiglia”, ogni elemento ha lo stesso stile grafico ma presenta delle varianti: oltre all’EXPANDED nominato sopra troviamo lo stile light, book, medium, bold, black, condensed


FUSTELLA

La fustella è uno strumento costituito da una nastro in acciaio con il profilo superiore più tagliente che riproduce una determinata sagoma.
Nel settore del packaging, e non solo, serve a realizzare forme complesse.
All’interno della stessa fustella può essere inserita una lamina più bassa e non tagliente, che serve a dare il segno di cordonatura permettendo così di poter piegare il materiale fustellato.


GABBIA TIPOGRAFICA

La gabbia è un insieme di griglie entro le quali gestire gli elementi (immagini e testi) di un documento. Una volta stabilito il formato finito del lavoro si andranno a impostare i margini e a definire la gabbia interna.
 
Decidere come impostare una gabbia grafica significa non solo immaginare come disporre tutti gli elementi grafici, ma stabilire anche lo stile che vogliamo comunicare con il nostro progetto.
Una rivista di moda sarà differente dall’impaginato di un libro di testo.


HEADLINE

È il titolo del messaggio pubblicitario costruito in modo tale da catturare l’attenzione del consumatore/lettore con font evidenti, chiamato anche “slogan”. Solitamente in esso è sintetizzato il tema della campagna pubblicitaria.


IMMAGINE VETTORIALE

Le immagini vettoriali sono descritte mediante un insieme di punti, linee, curve e poligoni ed essendo indipendenti dalla risoluzione, possono essere ingrandite all’infinito senza perdite di qualità e definizione. Un esempio: un logo vettoriale può essere utilizzato sia come elemento per un biglietto da visita, sia su un manifesto di grande formato mantenendo i dettagli invariati.
Il formato vettoriale (detto anche tracciato) ha un altro vantaggio rispetto all’immagine raster (immagini composte da pixel): le dimensioni del file infatti sono inferiori e possono essere inviate da un computer all’altro più rapidamente.


JPEG

Joint Photographic Experts Group (.JPEG, .JPG) è un’estensione di file per uno dei formati immagine più popolari, un’alta percentuale di tutte le immagini sul web sono in questo formato. Si tratta di uno standard per la compressione di immagini a colori complesse, può visualizzare un elevato numero di colori (fino a sedici milioni), ma non garantisce sempre un’alta definizione dell’immagine.


KEYWORD (Parola chiave)

Solitamente è la parola che un utente scrive su un motore di ricerca per ricevere maggiori informazioni o per conoscere qualcosa riguardo un argomento specifico.
Poi ci sono anche le keyword utilizzate dalla aziende, che nel processo di costruzione di un sito vanno individuate, in modo che ogni singola pagina possa essere ottimizzata dal punto di vista SEO permettendo così di essere trovati più facilmente sui motori di ricerca.


LAYOUT

Nella grafica il layout è la disposizione degli elementi in relazione allo spazio che occupano all’interno di un progetto. Il layout affronta gli aspetti pratici ed estetici del lavoro e delle modalità di visualizzazione del contenuto, che si tratti di una rivista, di un sito web o altra pubblicazione con lo scopo di rappresentare il più fedelmente possibile l’immagine definitiva dell’annuncio stesso.


MOCKUP

In inglese, significa letteralmente “modello”.
In ambito grafico, si riferisce a quei file che servono a mostrare la resa finale di un elaborato grafico.
È, praticamente, una simulazione della realtà che permette di capire come potrebbe essere il prodotto finito.
Creare un mockup significa dare vita ad un’anteprima convincente di un progetto che mostra la resa finale delle sue applicazioni pratiche.


NEWSLETTER

È una sorta di “comunicato di informazione” che un’azienda, un’associazione o un’attività commerciale invia per mail ai propri contatti tenendoli aggiornati su novità, nuovi prodotti, promozioni o iniziative.
Inizialmente era in formato cartaceo, oggi è più consolidato il formato digitale.
 
Nell’ambito dell’email marketing, la newsletter è uno dei possibili utilizzi che le aziende possono fare dello strumento email. Il suo invio si colloca all’interno delle strategie di web marketing con una cadenza stabilita.
Per ricevere una newsletter è necessaria l’iscrizione al servizio con l’autorizzazione da parte dell’utente alla normativa sulla privacy e del GDPR.


OFFSET

In ambito editoriale è un metodo di stampa chiamato anche “stampa indiretta” perché rispetto alle altre tecniche, dove l’inchiostro viene trasferito direttamente dalla matrice al supporto, qui l’inchiostro viene trasferito dalla lastra offset al caucciù e successivamente sulla carta. Il principio di creazione dell’immagine si basa sul fenomeno di repulsione chimico/fisica tra acqua e grassi (inchiostro).

Il processo impiega tre cilindri a contatto tra loro: il primo su cui viene avvolta la lastra in alluminio che viene inchiostrata; sul secondo rullo è presente il caucciù (tessuto gommato) che viene messo a contatto con il primo rullo, acquisendo l’immagine; il terzo rullo, infine, porta il foglio a contatto col caucciù, esercitando la giusta pressione per ottenere la stampa finale sulla carta.
L’utilizzo del caucciù nella stampa offset permette di aumentare la qualità della stampa su qualsiasi tipo di carta, anche quelle non lisce.


PAYOFF

È quell’elemento verbale che accompagna il logo e ha il compito di riassumere con poche parole l’essenza di un’azienda, a differenza del claim che invece è una frase che è rivolta ad una specifica campagna.
Il payoff si fonde con il logo e viene mantenuto nel tempo rappresentando l’elemento di continuità delle diverse campagne.
Un payoff efficace oltre ad essere breve e semplice deve trasmettere positività e la sua caratteristica chiave è la capacità di farsi ricordare, il difficile lavoro del copywriter sta proprio nel fondere tutto questo alla perfezione, riuscendo ad essere informativo ma al tempo stesso guidare il lettore verso un obiettivo, un ideale, facendo capire subito all’utente quali sono i valori del brand.


QUADRICROMIA

È l’insieme dei quattro colori utilizzati nella stampa offset e digitale ed è quindi il metodo più utilizzato al mondo.
Questa tecnica di stampa si chiama quadricromia perché si basa sull’utilizzo del CMYK: ciano (in inglese cyan), magenta (magenta), giallo (yellow) e nero (key).
Tramite l’utilizzo di questi colori si può riprodurre su carta poco meno del 70% dei colori visibili dall’occhio umano!
 
Questi quattro colori di base che compongono il modello di colore CMYK vengono miscelati creando molti altri colori.
 
Perché si sono scelti questi quattro colori? Perché stampare con i colori CMYK permette di raggiungere il più ampio spettro di tinte stampabili con il numero più basso di colori di partenza.


REBRANDING

Il Rebranding è il processo di cambiamento strategico della brand identity di un’azienda. Questo può comprendere l’attribuzione di un nuovo nome, logo, design o strategia di comunicazione modificando il posizionamento dell’azienda nel mercato.
Il rebranding può essere visto come un processo strategico e procedere a diverse velocità: alcune aziende hanno bisogno di un rebranding evolutivo e quindi graduale e moderato e talvolta quasi impercettibile dall’esterno, altre aziende invece utilizzano una strategia più rivoluzionaria agendo in modo radicale e cambiando gran parte dei loro elementi distintivi.
Perché fare rebranding?
L’azienda si è ampliata, il pubblico è cambiato, i trend principali sono mutati e per comunicare in un modo nuovo e rinnovato sapendo cogliere a pieno la filosofia aziendale e i percorsi decisionali che hanno condotto alla rivitalizzazione del marchio.


SERIGRAFIA

Il termine serigrafia significa letteralmente “scrivere sulla seta”, ed è un sistema di stampa semi-artigianale che avviene per mezzo di un cliché.
Il cliché serigrafico consiste in una cornice sulla quale viene teso uno speciale tessuto a maglie ben tirato. Per mezzo di una spatola chiamata racla si fa scorrere, premendo sul cliché, un inchiostro che passa solo attraverso le maglie del tessuto lasciate libere e, depositandosi sull’oggetto o il foglio, riproduce il disegno o il testo voluto.
Gli utilizzi principali della serigrafia sono: riproduzioni d’arte, dipinti, cartelli, disegni, affissioni, stampe su tessuto come magliette, vestiti, materiale sportivo, etc…


TEMPLATE

I template grafici sono una risorsa che può essere molto preziosa.
Si tratta di un modello solitamente fornito dagli studi grafici o dalle tipografie, sul quale lavorare e creare il file che verrà pubblicato online, stampato o utilizzato nelle presentazioni.
Nello specifico per la stampa è importante lavorare sul template fornito perché tiene conto di tutti i parametri necessari per preparare il file: come i margini e le abbondanze, la linea di taglio, il profilo colore, le pieghe o la disposizione delle pagine ma anche la risoluzione per una stampa ottimale, l’utilizzo del profilo CMYK e i font.



USOMANO

La carta usomano in genere è ideale quando bisogna stampare molto testo si presta bene per stampe editoriali come pagine di libri, manuali di istruzioni, etc…, ed è molto versatile. È la più conveniente tra tutti i tipi di carta ma non è l’unico vantaggio, infatti, non essendo patinata risulta ruvida e porosa al tatto, permettendo così un miglior assorbimento dell’inchiostro evitando sbavature durante la stampa.
Se si vogliono invece stampare immagini ad alta risoluzione, la carta uso mano potrebbe non essere la più indicata. Per questo tipo di progetti diventa più indicata la carta lucida o patinata.
In ogni caso prima di procedere alla stampa è bene farsi consigliare dagli esperti del settore.


VERNICIATURA

La verniciatura è una nobilitazione ideale a enfatizzare uno o più particolari di uno stampato, mettendolo in risalto con decorazioni che gli donano brillantezza e profondità attraverso spalmature di vernice su piccole porzioni dell’elaborato.

Eseguita con rilievi in oro o argento, con effetti lucidi e opachi, con colori metallici, con stampe UV, la funzione di questa finitura è sia estetica, sia protettiva, perché aumenta la resa dei colori nel tempo.
Da oggi è possibile eseguire anche con piccolissime tirature a costi accessibilissimi, nasce con l’obiettivo di far emergere lo stampato dalla massa, dal materiale di comunicazione oggi presente sul mercato.


ZIP

Un file zip, lo possiamo immaginare come un contenitore, dove si possono inserire tutti i tipi di file per far sì che essi occupino meno spazio per questo si può chiamare anche “archivio compresso”.
Un file Zip può occupare uno spazio di archiviazione minore rispetto a un file non compresso consentendo di conseguenza trasferimenti più rapidi in rete e tra computer diversi.
I file “zippati” non si possono aprire o eseguire direttamente ma devono prima essere decompressi. Il file Zip è soltanto un contenitore. Prima di poter utilizzare i file o le cartelle contenuti al suo interno dobbiamo estrarli cioè riportarli allo stato originale.


 
Gierre ti segue in tutte le fasi della grafica e della stampa per ottenere un risultato eccezionale.